Percorso


 

Colostomia
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Il colon è quella parte del cosiddetto “grosso intestino” che è situato tra l’intestino tenue ed il retto. Il colon veicola le feci che proseguendo attraverso il retto, il canale anale e l’ano escono all’esterno.

Cos’è la colostomia ? E’ la connessione tra colon e cute per deviare le feci. Può essere “terminale” (fig. 1) quando ha un unico orifizio per la fuoriuscita delle feci o laterale “a doppia canna” (fig. 2) quando sono presenti due orifizi: da uno escono le feci, dall’altro non esce nulla. Per ragioni volute dal chirurgo, si crea quest’ultimo tipo di stomia per evitare che funzioni la parte di colon che si trova tra la stomia e l’ano.

Dalle colostomie le feci sono emesse con minore frequenza rispetto ad un altro tipo di stomia e soprattutto se la stomia è a sinistra le feci hanno una consistenza molto simile a quelle che fuoriuscivano dalla via naturale. La presenza di gas è una caratteristica normale. La colostomia non riceve segnali e poiché è sprovvista di sfintere, svuoterà il contenuto solido intestinale con ritmo cadenzato. Il controllo delle emissioni può essere effettuato e migliorato con alcuni metodi come l’alimentazione e l’irrigazione.

 

   
fig 1 fig 2
   

 

Quando viene fatta una colostomia ? La colostomie definitiva (terminale) è confezionata ogni volta che il chirurgo è costretto ad asportare il retto e l’ano. Molto spesso, però, la colostomia è temporanea (laterale) e verrà poi abolita per ripristinare così il transito naturale. Generalmente tutti e due i tipi di stomia vengono posizionati nella parte in basso a sinistra dell’addome, ma per ragioni tecniche possono anche essere a destra.

 

Stoma Care della Colostomia

La stomia deve essere trattata normalmente, usando delicatezza e fermezza, senza alcuna paura ed imbarazzo. La stomia non è una ferita, ma un organo nuovo che fa parte del corpo, quindi non occorrono per l’igiene e la pulizia materiali sterili ma solo puliti.

 

Ma come si cambia un sacchetto? E’ importante avere sempre a portata di mano tutto il necessario per una corretta pulizia. Il materiale da avere a portata di mano è il seguente:

 

  • sacchetto in plastica per lo smaltimento dei rifiuti
  • detergente (es. sapone tipo Marsiglia)
  • spugna naturale o sintetica o salvietta
  • carta igienica (o rotolo di carta tipo “Scottex”®)
  • forbici con punta ricurva
  • asciugamano morbido
  • sacca di ricambio (il foro deve essere ritagliato del medesimo diametro della stomia)

Dopo aver rimosso la sacca, con l’aiuto della carta igienica si asportano i residui fecali. Utilizzando una spugna morbida (o una salvietta), acqua tiepida e sapone, si lava delicatamente CON MOVIMENTO A SPIRALE (dall’esterno all’interno). E’ molto importante asciugare bene la cute prima di applicare la sacca (tamponando delicatamente la zona). A questo punto si può applicare la nuova sacca.

 

 

 

 

 

Ogni quanto tempo si cambia la sacca? Se si usano dispositivi “a due pezzi” la placca deve essere sostituita ogni 3 giorni e la sacca due volte al giorno. Se, invece, si usano dispositivi “monopezzo” questi devono essere sostituiti una o due volte al giorno.

 

Consigli dietetici per la Colostomia

Per convivere con la colostomia è necessario conoscere alcune semplici regole che potranno aiutare ad avere una buona regolazione dell’intestino ed una corretta gestione della stomia.

Ma cosa posso mangiare? Le indicazioni seguenti sono consigli, NON divieti!

· L’apporto giornaliero di cibo dovrebbe essere suddiviso in 3 pasti, dei quali 2 ad orari regolari: questo aiuterà a regolarizzare l’intestino

· Masticare bene poiché alcuni cibi sono gia digeriti in bocca

· Mangiare lentamente e a bocca chiusa per non introdurre aria

· Non bere bevande gasate e troppo fredde

· Durante l’assunzione di farmaci in particolare antibiotici, che provocano alterazione della flora batterica, assumere contemporaneamente dei fermenti lattici.

 

Alcuni cibi possono causare meteorismo (aria)…

 

  • formaggi fermentati o freschi ( gorgonzola, stracchino…)
  • alcuni vegetali sia crudi che cotti (fagioli, fave, piselli ecc..)
  • molluschi, crostacei, pesce affumicato
  • bevande gassate o fredde di frigo
  • pane e pasta poco cotti

Alcuni alimenti possono accelerare il transito intestinale (feci più liquide e frequenti)

 

  • cereali integrali poco cotti
  • brodi di carne
  • tutte le parti grasse del pesce e delle carni
  • formaggi grassi (gorgonzola, panna,…)
  • fritture
  • insaccati (salsiccia, salame piccante,…)
  • frutta in particolare: prugne, albicocche, pere (sempre se mangiate in abbondanza).

In qualsiasi caso il portatore di stomia non deve avere timore di chiedere consigli al proprio Centro di riferimento.

 

Irrigazione

Esistono diverse tecniche di riabilitazione: il metodo dell’irrigazione è quello che consente al portatore di colostomia sinistra di riacquistare un concreto controllo della funzione intestinale, di superare i problemi causati dalla continua fuoriuscita delle feci e di risolvere quasi completamente i timori legati alla perdite di gas e flatulenza.

L’obiettivo dell’irrigazione è quello di evacuare le feci ad intervalli regolari, raggiungendo una completa continenza tra una irrigazione e l’altra e quindi consentire una regolare vita sociale dello stomizzato


 

 

 

Chi può essere irrigato? L’irrigazione non è praticabile in caso di ileostomia e cecostomia.

Nella trasversostomia può essere eseguita, poiché le feci sono più consistenti; tuttavia il loro controllo viene ottenuto mediante irrigazioni quotidiane, con una minore quantità di acqua; solo in casi particolari è possibile ottenerlo praticando l’irrigazione ogni due giorni.

La sigmoidostomia è quella che consente un più facile e rapido controllo, in quanto le feci fuoriescono solide e asciutte. La prima irrigazione potrà essere effettuata circa 30 giorni dopo l’intervento (più tardi in caso di chemio – radio terapia).

Per eseguire l’irrigazione si dovrà disporre di set adeguati (irrigatori). Questi permettono l’introduzione di acqua nell’intestino, attraverso la stomia. L’acqua provoca lo svuotamento del colon. Il set per l’irrigazione è composto da una sacca graduata per contenere l’acqua, un tubo collettore dotato di morsetto, un cono atraumatico, una sacca di svuotamento aperta alle due estremità, che è tenuta fissa da una cintura regolabile o direttamente alla cute tramite una placca adesiva.


 

 

E’ buona norma che l’irrigazione sia eseguita sempre alla stessa ora, in base alle esigenze del paziente; meglio se un’ora circa dopo i pasti, in modo tale da permettere già un movimento peristaltico.

Si deve usare acqua calda a temperatura corporea (36-37°C), potabile, nella misura di 800/1000 ml., che dovrà defluire all’interno dell’intestino in un intervallo variabile da 3 a 7 minuti. Si deve quindi attendere lo svuotamento intestinale, che si verificherà in 20–40 minuti (durante questo periodo la persona può dedicarsi anche all’igiene personale, alle faccende domestiche alla lettura, ...).

Con questa metodica si possono ottenere risultati sorprendenti, con una continenza che varia, a seconda del soggetto, da un minimo di 24 ad un massimo di 72 ore.

Dopo alcune irrigazioni non sarà più necessario indossare alcuna sacca: si potrà utilizzare una mini-sacca, anche solo una piccola medicazione pronta.

Per ogni altra informazione o chiarimento a riguardo, contattare lo Stomaterapista o il Medico del proprio Centro per la Cura della Stomia.

 
 

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Pagina creata il 01/12/2008
Ultima revisione 01/10/2011
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