Percorso

Ileostomie
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L’intestino tenue è quella parte del cosiddetto “piccolo intestino” che si trova tra il duodeno ed il colon. La prima parte si chiama digiuno, la seconda ileo: ed è proprio questa porzione che solitamente viene utilizzata per confezionare una ileostomia.

Cos’è l’ileostomia ? E’ l’abboccamento della parte terminale dell’intestino tenue alla parete addominale. L’ileostomia può essere “terminale” (fig. 3) quando ha un unico orifizio per la fuoriuscita del materiale liquido intestinale o laterale “a doppia canna” (fig. 4) quando sono presenti due orifizi: da uno esce il materiale intestinale, dall’altro non esce nulla. L’ileostomia ha la caratteristica di essere estroflessa, cioè di “venire un po’ fuori” dal piano della pelle per far si che entri comodamente, attraverso il foro della placca, all’interno del sacchetto e scaricare il liquido intestinale (costituito da acqua, bile, succhi intestinali e residui alimentari non digeriti) altamente irritante per la pelle. L’ileostomia non riceve segnali e poiché è sprovvista di sfintere (a differenza dell’ano) svuoterà ritmicamente il suo contenuto liquido senza possibilità di controllo. Inoltre la fuoriuscita del materiale liquido avverrà quasi sempre costantemente nella giornata non avendo avuto la possibilità di solidificarsi per il mancato riassorbimento di alcune sostanze, specialmente l’acqua, che avviene nei tratti più a valle del restante intestino (colon).

   
fig 3 fig 4
   

Quando viene fatta una ileostomia ? Per ragioni volute dal chirurgo si crea questa stomia quando si asporta tutto il colon, il retto e l’ano; in questi casi l’ileostomia sarà terminale e definitiva. Altre volte si confeziona per evitare che funzioni la parte di intestino che si trova tra la stomia e l’ano; in questi casi è per lo più laterale ed rimossa a distanza di tempo.

 

Stoma Care dell’Ileostomia

I metodi per gestire correttamente un’ileostomia sono simili a quelli già descritti per la colostomia (vedi). Di seguito ecco alcuni consigli, con lo scopo di prevenire:

- arrossamenti

- sanguinamento

- bruciore, prurito, dolore,

Questi eventi si verificano molto più frequentemente nella ileostomia che nella gestione della colostomia.

Anche il distacco precoce della sacca e le infiltrazioni sotto la placca o la sacca monopezzo, più frequenti nelle ileostomie che nelle colostomie, possono sempre essere evitate.

Per il cambio della sacca valgono le stesse indicazioni già descritte per la colostomia (vedi il paragrafo ”ma come si cambia un sacchetto?”).

 

 

 

E’ IMPORTANTE RICORDARE COMUNQUE DI NON UTILIZZARE MAI:

ETERE, ALCOOL, EUCLORINA, ACQUA OSSIGENATA, BETADINE ECC..

…perché provocano lesioni alla pelle e bruciano!

 

 

Come già detto in precedenza, la stomia non è una ferita bensì un organo nuovo che fa parte del corpo, quindi non occorrono, per l’igiene e la pulizia, materiali sterili ma solo puliti.

La cute deve essere lavata delicatamente, con panni morbidi o spugne, ed asciugata con panni morbidi tamponandola con delicatezza.

Prima di applicare la placca o la sacca monopezzo, si deve valutare che il foro deve essere del diametro simile alla stomia, nel caso è possibile ritagliare con le forbici il foro per portarlo alle dimensioni corrette. Se nella zona dove si applica la placca ci sono dei peli, si deve insaponare la pelle e raderli con un rasoio da barba monouso.

Ogni quanto tempo si cambia la sacca? La placca verrà sostituita a giorni alterni, la sacca una volta al giorno per i dispositivi a due pezzi. Una volta al giorno le sacche monopezzo. La sacca sarà svuotata più volte al giorno.

 

 

 

Consigli dietetici per la Ileostomia

 

Nell’ileo passano feci non formate (quasi liquide) perché non è ancora stata assorbita l’acqua (questo processo avviene nel colon).

La fuoriuscita di feci dall’ileostomia è, quindi, sempre prevalentemente liquida, ma si può cercare di renderla più solida seguendo alcune semplici regole.

 

*L’apporto giornaliero di cibo dovrebbe essere suddiviso in almeno 3 pasti e due spuntini ad orari regolari:
  questo aiuterà a regolarizzare l’intestino.

*Masticare bene poiché la prima digestione avviene in bocca

*Mangiare lentamente e a bocca chiusa per non introdurre aria

*Evitare alimenti ad alto contenuto di sostanze aromatiche (cipolla, aglio,…).

*Introdurre un alimento per volta nella dieta di ogni giorno.

 

Sono quindi da limitare / evitare per rendere le feci meno liquide

 

*Creme, grassi, marmellate

*Condimenti, soffritti

*Porri, cipolle, pomodori crudi (si senza pelle e semi)

*Ricotta, mozzarella, stracchino

*Affettati ricchi di grassi (si “sgrassati”)

*Uova sode

*Bibite fredde e gassate

*Sono consentiti (ma con effetti da verificare) caffè, vino ai pasti in modica quantità.

Si deve inoltre ricordare che una soddisfazione del palato è più salutare di un divieto, anche se crea qualche inconveniente, ma ciò contribuisce a conoscersi meglio!

Per ogni altra informazione o chiarimento a riguardo, si invita a contattare lo Stomaterapista, il Medico, la Dietista del proprio Centro di riferimento.

 
 

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Pagina creata il 01/12/2008
Ultima revisione 01/10/2011
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